Gela. Qualcosa inizia a sgretolarsi a Palazzo di Città e traballano le nomine decise negli ultimi mesi dal sindaco Domenico Messinese. Lascia Loredana Lauretta, a dicembre scelta per far parte del nucleo per il controllo di gestione. Una delle collaboratrici più fidate dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, avrebbe già dato comunicazione ufficiale al segretario generale Salvatore Pignatello. Una decisione che arriva dopo giorni di altissima tensione. Il consigliere comunale Vincenzo Cirignotta ha scritto una nota alla procura della Corte dei conti e all’Autorità nazionale anticorruzione, denunciando presunte violazioni della normativa. Le nomine al nucleo per il controllo di gestione e a quello per il piano strategico sarebbero illegittime, data la presenza a Palazzo di Città dell’Organismo indipendente di valutazione, che assorbe entrambe le funzioni. Non è chiaro se le dimissioni di Loredana Lauretta siano da collegare a quanto sostenuto da Cirignotta, che ha allegato diversi atti alla nota, indicando la disciplina normativa che sarebbe stata violata e non escludendo un possibile danno erariale. A dicembre, nel nucleo, oltre a Loredana Lauretta, vennero nominati due avvocati, Marina La Boria ed Evita Lorefice. Nel nucleo per il piano strategico, invece, il sindaco ha deciso di inserire Salvo Camiolo, l’avvocato catanese Valentina Leonardo e il commercialista Crocifisso Emmanuello.
Dure critiche anche dai revisori. Non mancano strali, comunque, neanche dal collegio dei revisori. Il presidente Assunta Cattuto e gli altri due componenti Graziano Ponzio e Salvatore Corso, con una nota ufficiale, hanno reclamato retribuzioni arretrate da oltre un anno. Insomma, i controllori degli equilibri finanziari dell’ente sono costretti a “mendicare il proprio compenso”, come hanno scritto. Ritardi che mettono a repentaglio l’autonomia di un organo cruciale in municipio e che sono stati dettagliatamente descritti in una missiva, inviata anche al sindaco Domenico Messinese.
