Le mamme “No Muos” bloccano la strada e domenica la protesta al Vaticano

 
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Niscemi. Riesplode a Niscemi la protesta degli attivisti «No Muos», in risposta alla ripresa dei lavori di costruzione, nella base militare Usa di contrada Ulmo, del contestato sistema di telecomunicazione satellitare ad altissima frequenza, ritenuto pericoloso per la salute dei cittadini del comprensorio.

Ieri le «Mamme No Muos» hanno bloccato con le proprie automobili la strada che conduce al presidio statunitense, impedendo il transito agli operai e ai soldati americani che andavano a dare il cambio ai loro commilitoni in servizio.

La tensione tra i manifestanti, che hanno chiesto al governatore Crocetta di recarsi a Niscemi, e i numerosi agenti di polizia giunti sul posto è salita parecchio nelle tre ore in cui la manifestazione si è protratta. Sul fronte dei ‘No Muos’, il clima si è fatto incandescente da quando è stato accertato anche da alcuni video che, malgrado l’impegno del console generale americano a Napoli e nonostante la revoca delle autorizzazioni da parte della Regione siciliana, i lavori di costruzione dell’impianto radar sono ripresi. E a nulla sono valse le rassicurazioni arrivate dalla Difesa e dal Console americano che hanno entrambi sottolineato che Š vero che i lavori di predisposizione del sito proseguiranno, ma l’installazione delle parabole potrà iniziare soltanto quando saranno resi noti i risultati dello studio indipendente commissionato all’Istituto Superiore di Sanità.

La ripresa dei lavori è comunque stata denunciata con un esposto alla magistratura, dopo che il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, aveva già sollecitato un intervento del prefetto di Caltanissetta e del presidente della Regione. Quest’ultimo, ribadendo di aver compiuto tutti gli atti in suo potere, «per ultimo la revoca», sostiene che «se è vero che i lavori per il Muos stanno andando avanti, l’amministrazione comunale di Niscemi ha tutti gli strumenti in mano per bloccarli». Crocetta si mostra spavaldo verso gli americani: «Se vogliono perdere tempo per fare muretti, lo facciano. Sicuramente le parabole non saranno installate fino a quando non avremo i risultati delle analisi sulla salute pubblica e sull’ambiente, come da accordi con il governo nazionale», assicura.

Ma la protesta non si ferma. Le donne hanno annunciato la mobilitazione dei gruppi di attivisti di tutta la Sicilia, che domani cominceranno ad arrivare a Niscemi, mentre la battaglia contro il Muos domenica approderà in Vaticano. Un grande lenzuolo bianco, con la scritta «Anche noi veniamo dalla fine del mondo» verrà esposto, davanti alla basilica di San Pietro, durante l’Angelus di Papa Francesco. Lo reggeranno, insieme con il gonfalone di Niscemi, il sindaco La Rosa, i componenti della sua giunta ed i consiglieri comunali.

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