Gela. I pm della procura dovranno proseguire le indagini sul ciclo
dell’acqua in città.
Le indagini sul ciclo dell’acqua. La decisione è appena arrivata dal gip Lirio Conti. Il magistrato non ha accolto la richiesta di archiviazione, già formulata dalla procura. Tutto trae spunto da una serie di denunce ed esposti presentati dalle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra. Continui disservizi, acqua con il contagocce nelle abitazioni e spesso di cattiva qualità, addirittura anche giallastra, sono soltanto alcune delle segnalazioni, estese anche alla possibile presenza di sostanze pericolose. Così, dopo la richiesta di archiviazione, i responsabili delle associazioni, attraverso il legale Joseph Donegani, hanno formulato la loro opposizione. Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, da anni, denunciano la vicenda. Nelle case di tanti utenti locali arriverebbe acqua assolutamente non adatta all’uso umano.
Interi quartieri, quasi periodicamente, rimangono a secco oppure fanno i conti con acqua fuori norma. Il gip Conti, nell’ordinanza, chiede ai pm di effettuare nuovi accertamenti sulla potabilità dell’acqua ma anche sui continui stop and go nella distribuzione. Nei prossimi cinque mesi, le verifiche dovranno riguardare anche i dati dei guasti e quelli dell’approvvigionamento. Soprattutto, dovranno essere identificati funzionari e tecnici in servizio negli enti che hanno un ruolo nell’intero ciclo idrico locale.