Gela. Quanto accaduto negli scorsi anni nei cantieri di contrada Catania-Casciana ritorna davanti ai giudici. Questa volta, a risponderne è il collaboratore di giustizia Emanuele Cascino, ex braccio destro del boss Peppe Alferi. Per i pm della Dda di Caltanissetta, avrebbe imposto guardianie ed estorsioni agli imprenditori che operavano in quei cantieri per la costruzione di decine di villette residenziali. Cascino ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Si tratta di episodi scoperti nel corso dell’inchiesta antimafia “Inferis”, che colpì il gruppo di Alferi. Gli imprenditori che avrebbero subito richieste e pressioni si sono costituiti parti civili, come chiesto dai legali Joseph Donegani, Nicoletta Cauchi e Floriana Cacioppo.
Verranno acquisite precedenti sentenze, emesse proprio nei filoni processuali principali scaturiti dall’indagine. Cascino e altri presunti affiliati avrebbero imposto personale di fiducia per sorvegliare l’area dei lavori.
