Gela. A loro gli investigatori sono arrivati attraverso le dichiarazioni fornite dal collaboratore di giustizia Giovanni Canotto. Per Maurizio Smorta e Carmelo Martines, entrambi con diversi precedenti penali alle spalle, l’accusa è di un furto messo a segno in un’abitazione. Nei loro confronti, pende già un altro procedimento, sempre per furto, anche in questo caso partito dalle ammissioni del collaboratore.
Le difese, sostenute dai legali Carmelo Tuccio e Filippo Spina, davanti al giudice Eva Nicastro, hanno avanzato richiesta di giudizio abbreviato, che è stata accolta. In aula, si tornerà il prossimo aprile.