Gela. Attenuate le misure cautelari nei confronti di tutti gli arrestati dopo il blitz “Bucefalo”, che ha permesso a poliziotti e finanzieri di Enna, Niscemi, Piazza Armerina, Leonforte e Nicosia di individuare
un presunto gruppo attivo nell’organizzazione di corse clandestine di cavalli.
Le decisioni del gip. Così, anche i quattro gelesi coinvolti lasciano gli arresti domiciliari. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Enna ha imposto il solo obbligo di dimora, a Gela, ai fratelli Salvatore ed Emanuele Puccio, a Giuseppe Emmanuello e Rosario Cassarino. Lasciano i domiciliari, sempre con l’obbligo di dimora, anche Andrea Criscione e Salvatore Gagliano. Il gip ennese, invece, ha revocato tutte le misure imposte a Calogero Abati e Mario Novello, che quindi tornano in libertà. A chiedere di rivedere le misure imposte agli otto arrestati sono stati i loro legali di fiducia, gli avvocati Francesco Alberghina, Francesco Villardita e Pia Giardinelli. Tutti gli indagati, proprio davanti al giudice delle indagini preliminari, si sono difesi escludendo che quella scoperta all’alba di domenica, lungo un tratto della Gela-Catania, fosse una corsa clandestina di cavalli. Gli investigatori, invece, ritengono che il gruppo sia da tempo impegnato nell’organizzare competizioni illegali di cavali, con puntate in denaro. Intanto, nonostante l’affievolimento delle misure, i difensori potrebbero ugualmente optare per il riesame.