Le catene montuose nascoste tra Caltanissetta ed Enna che hanno plasmato la Sicilia

Monti Erei: catena tra Caltanissetta ed Enna che custodisce siti archeologici, paesaggi agricoli e segreti della storia siciliana.

A cura di Redazione
09 settembre 2025 15:00
Le catene montuose nascoste tra Caltanissetta ed Enna che hanno plasmato la Sicilia - Foto: Hiron1986/Wikipedia
Foto: Hiron1986/Wikipedia
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I Monti Erei sono una catena collinare che attraversa la Sicilia centrale e tocca sia la provincia di Caltanissetta che quella di Enna. Con alture che raramente superano i 1000 metri, rappresentano un crocevia naturale tra la costa sud (Gela) e l’entroterra dell’isola. Il paesaggio è segnato da calanchi argillosi, altipiani coltivati e siti archeologici che testimoniano insediamenti antichissimi, dalle popolazioni sicane fino ai greci e ai normanni.

Le origini e l’importanza strategica dei Monti Erei

I Monti Erei devono il loro nome agli antichi Siculi che qui veneravano la dea Cerere (Demetra), divinità della fertilità, i cui culti si diffusero anche nel vicino santuario di Enna. Questi rilievi, pur modesti in altezza, furono fondamentali per la viabilità antica: collegavano la piana di Gela, ricca di cereali, ai valichi verso Siracusa e Catania, creando un asse di scambio agricolo e militare che ancora oggi influenza la disposizione dei centri abitati come Piazza Armerina e Mazzarino.

L’area è caratterizzata da argille plioceniche e calcareniti che hanno favorito la formazione di grotte naturali e necropoli, come dimostrano i ritrovamenti archeologici nei pressi di Vassallaggi e Sabucina, situati sul versante nisseno. Questi siti hanno restituito ceramiche e strutture urbane che raccontano la transizione dal mondo indigeno sicano a quello greco-coloniale.

Paesaggi rurali e biodiversità nascosta

Nonostante l’aspetto apparentemente brullo, i Monti Erei ospitano ecosistemi agricoli e naturali unici: ampie distese di uliveti, mandorleti e pascoli si alternano a formazioni boschive residue di querce e lecci. Nelle valli scorrono corsi d’acqua come il fiume Gallo d’Oro e l’Imera Meridionale, fondamentali per l’irrigazione e per la fauna locale. Il paesaggio, oggi modellato da colture cerealicole, conserva un fascino antico che richiama le immagini della “Sicilia di mezzo”, lontana dai circuiti turistici più noti ma autentica e ricca di storia.

Curiosità finale

Lo sapevi? I Monti Erei sono uno dei pochi rilievi siciliani a non avere cime particolarmente elevate ma, paradossalmente, proprio questa caratteristica li rese perfetti per gli antichi insediamenti: facilmente difendibili ma al tempo stesso vicini a fertili pianure agricole.

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