Gela. Era indicato come eventuale vicesindaco nella coalizione che ha sostenuto il leghista Giuseppe Spata, poi sconfitto al ballottaggio dall’avvocato Lucio Greco. L’ex vicepresidente del consiglio comunale Vincenzo Cirignotta, però, non si nasconde dietro al politichese e anche con un post, pubblicato sulla sua pagina facebook, spiega di non aver condiviso la strategia dell’opposizione (e quindi di molti compagni di avventura durante la campagna elettorale), che ha abbandonato l’aula consiliare nel corso della discussione sul rendiconto 2018. “Non si dovevano alzare muri su un atto, che comunque andava approvato – dice – bene ha fatto la maggioranza del sindaco a votare favorevolmente. Quel rendiconto riguarda una gestione diversa, in parte dell’ex sindaco Domenico Messinese e per il resto del commissario straordinario. L’opposizione, invece, dovrebbe incalzare Greco su temi cruciali. Perché non viene proposto un consiglio comunale monotematico sulla rescissione del contratto con Caltaqua? Ci sono ritardi nell’iter dei progetti del Patto per il Sud. Sul futuro degli investimenti di Eni, ma anche su rifiuti e porto, non vedo una presa di posizione forte, neanche dall’opposizione”. Il dirigente locale di “Cantiere popolare” non fa le barricate quando si tratta di valutare l’attuale azione della giunta. “Diciamo che sembra avere il freno tirato – continua – però, è ancora presto. Di risultati veri e propri non ce ne sono stati. Sicuramente, sindaco e assessori hanno buona volontà”. Cirignotta non si allinea con la coalizione che ha sostenuto in campagna elettorale, anche se ribadisce di essere a disposizione. “L’ho sempre detto – aggiunge – sono pronto a mettere a disposizione la mia esperienza. Questo vale per tutti, senza differenze”. I toni accesi della campagna elettorale sembrano un ricordo quasi sbiadito, nonostante penda un ricorso al Tar Palermo, presentato dalla coalizione di Cirignotta, che potrebbe rimettere tutto in gioco.
“La coalizione di centrodestra? Credo che dopo la campagna elettorale non ci sia più stato un dialogo ufficiale, almeno fuori dal consiglio comunale – conclude – ripeto, però, che secondo me i consiglieri di opposizione dovrebbero evitare polemiche inopportune e incalzare il sindaco e la giunta sui temi che veramente interessano la città. Non avere i numeri, non significa dover abdicare al proprio ruolo, anche di proposta”. Cirignotta, che ha messo pezzi importanti nell’alleanza di centrodestra alle elezioni, non sembra interessato a spaccare il fronte, ma certamente non condivide le scelte di molti alleati, a cominciare da quelli che adesso siedono in consiglio comunale.
Il Signor Cirignotta continua a intromettersi nell’attivita politica pur non rappresentando più nessuno (o fose se stesso )a meno che ci spera di rientrare dalla finestra dopo che è uscita dalla porta,ci spera ancora a diventare vice Sindaco?
il signor Cirignotta cerca o elemosina ancora poltrone. Svegliatelo…ha forse dimenticato il recente flop politico personale! Un velo pietoso invece per il passato meno recente. L’esperienza non e’ sinonimo di competenza, tra l’altro nel caso specifico si e’ palesata tutta l’incapacità del soggetto politico.