Gela. Dovrà essere rivista dal riesame di Caltanissetta la posizione di Emanuele Susino, uno dei proprietari della rimessa a Roccazzelle che la scorsa estate è finita al centro dell’attenzione dei carabinieri. Sono state sequestrate una pistola 7,65, un caricatore, un taser e diverse munizioni, oltre all’avvio di una serie di accertamenti sulla provenienza dei mezzi presenti. I giudici della Corte di Cassazione hanno annullato con rinvio l’ordinanza che inizialmente ha imposto la custodia cautelare in carcere allo stesso Susino e al fratello Giuseppe, poi rimessi in liberà. E’ stato accolto il ricorso presentato dal legale di fiducia, l’avvocato Vittorio Giardino.
La difesa ha fatto leva sulla mancata valutazione, prima da parte del gip del tribunale di Gela e poi dei giudici del riesame di Caltanissetta, di una serie di elementi che potrebbero incidere sul presunto ruolo dell’uomo, che insieme al fratello e a Giuseppe D’Angeli è a processo per rispondere alle accuse. Hanno sempre escluso di sapere della presenza nella loro rimessa delle armi e delle munizioni.