Gela. Il piano regolatore generale ma non solo. C’è la necessità di dare una vera e propria organizzazione urbanistica anche alle aree commerciali, soprattutto quelle che dovrebbero estendersi lungo la 117 Gela-Catania ma anche nei pressi della periferia, con in testa il tratto di via Butera.
Centri commerciali rimasti solo sulla carta. Per questa ragione, i componenti della commissione comunale urbanistica valutano l’ipotesi di “riesumare” documenti e atti già definiti nel corso della precedente esperienza amministrativa, a cominciare dal piano urbano del commercio, alla fine mai approvato dal consiglio comunale. “Una città come questa non può pensare ad un futuro economico con aree commerciali a macchia di leopardo – spiega Guido Siragusa tra i componenti della commissione – ci vogliono aree omogenee che garantiscano a tutti la possibilità di investire, senza fare figli e figliastri”. I progetti di centro commerciale sia sulla 117 bis che sulla 115, nei pressi di Montelungo, sono rimasti senza esito. L’unico ad avere ricevuto il via libera definitivo è stato quello previsto proprio sulla 117, arteria stradale che conduce in territorio catanese. “Vogliamo capire, insieme ai tecnici municipali – spiega il presidente della commissione Cristian Malluzzo – se ci siano possibilità di intervento attraverso un’eventuale variante al piano regolatore generale, in fase di approvazione, oppure se si debba intervenire attraverso i singoli strumenti urbanistici, a cominciare dal piano urbano del commercio”. Intanto, però, il “peso” della riconversione industriale decisa da Eni potrebbe aprire a novità per l’area industriale. “In questa città – conclude Siragusa – non è mai stata prevista una zona artigianale. Peraltro, penso che il ridimensionamento delle attività di Eni debba necessariamente condurre ad una rivisitazione dell’area industriale”.