Gela. Una lunga serie di “anomalie”. Questo ha trovato l’assessore Giovanni Costa tra le carte dei lavori per viale Mediterraneo. Il cantiere è attualmente fermo e i lavori non sono stati completati, nonostante se ne fosse preventivata l’ultimazione entro ottobre. Invece, il primo tratto, fino all’arco di Porta Marina, non è ancora completato. L’assessore, ieri sera, rispondendo all’interrogazione del leghista Emanuele Alabiso, ha ripercorso tutte le tappe, dall’affidamento e fino all’avvio dei lavori. Circa due anni, che però si sono dipanati tra sospensioni (anche per l’emergenza Covid), alcune delle quali per l’assessore sono da ritenersi “illegittime”, e riavvii a passo fin troppo lento. Al momento del suo insediamento, avvenuto ad inizio novembre, con il rilancio amministrativo voluto dal sindaco Lucio Greco, uno dei primi atti è stato quello della nomina del rup, che mancava da ormai due mesi. Costa ha anche sottolineato che per il tratto successivo a quello di Porta Marina, “è stata avanzata una richiesta di variante sulla quale deve pronunciarsi la Regione”. Sui tempi da rispettare, per evitare di perdere i finanziamenti del “Patto per il Sud”, l’assessore ha fatto capire che bisognerà accelerare, anche se tanto passa dalla Regione. “Siamo al limite”, ha continuato rispondendo al consigliere leghista.
I lavori nel primo tratto, in base alle indicazioni fornite, dovrebbero riprendere proprio in questi giorni, per essere conclusi “entro gennaio”. Il cantiere di viale Mediterraneo è tra quelli più volte al centro delle polemiche, per tempi ritenuti fin troppo lunghi. In più occasioni, l’opposizione ha chiesto spiegazioni all’ex assessore Ivan Liardi. Ora, invece, la delega ai lavori pubblici è passata all’ex dirigente Costa.
