Gela. Un fine anno con la sottoscrizione dell’accordo attuativo per gli interventi al porto rifugio non sembra esattamente a portata di mano. L’intesa doveva essere formalizzata a settembre ma la necessità di vagliare l’esito della caratterizzazione delle sabbie del sito ha determinato un rinvio, di circa un mese. Da allora, però, non ci sono stati altri incontri ufficiali. Le parti, compresa l’amministrazione comunale (il sindaco Lucio Greco segue personalmente tutti i passaggi), continuano ad essere in contatto e non si esclude che si possa procedere a definire un accordo attuativo ex novo o comunque rivisto. A Palermo, il governo Schifani, come indicato in una nota a firma proprio del presidente, ha dato comunicazione di revocare la delibera di apprezzamento dei lavori per il “ripristino funzionale e il potenziamento del porto rifugio”. Il provvedimento di giunta era stato rilasciato ad inizio agosto e di fatto rappresentava un assenso all’intero progetto. Schifani però sottolinea, nella nota, che “la bozza di accordo, alla data attuale, non risulta ancora sottoscritta ed anzi, dagli atti d’ufficio, risultano recenti interlocuzioni tra i sottoscrittori dell’accordo stesso e la stesura di una nuova bozza di accordo attuativo ex articolo 6 del Protocollo d’Intesa per l’Area di Gela”. Dall’ufficio di gabinetto della presidenza della Regione, la nota è stata trasmessa a tutte le parti, compresi il primo cittadino, Eni, l’Autorità portuale della Sicilia occidentale e Raffineria, oltre che all’assessorato regionale alle infrastrutture e al dipartimento della protezione civile.
In attesa dell’accordo attuativo vero e proprio, il governo ha disposto di revocare la delibera di agosto che “apprezzava” il progetto per il porto rifugio. Ci sarà quindi da finalizzare l’intesa prima che si possa passare a lavori attesi da anni e che servirebbero anzitutto a dragare il fondale e rendere perlomeno fruibile il sito. Il grosso dei costi sarà sostenuto dall’Autorità portuale, così come chiesto dal sindaco Lucio Greco. Così è indicato nella bozza dell’accordo attuativo che anzitutto va finalizzato.