Lavoravano in nero o avevano precedenti penali, tutti con il reddito di cittadinanza: 73 indagati

 
0

Gela. Prosegue l’azione della fuardia di finanza di Caltanissetta a tutela della spesa pubblica, volta a prevenire e contrastare l’indebita percezione delle risorse erogate dagli enti previdenziali a sostegno del reddito. L’attività investigativa portata avanti dai finanzieri del gruppo di Gela ha consentito di individuare e deferire alla locale procura 73 soggetti, per i quali vale la presunzione di innocenza, residenti principalmente nei Comuni di Gela e Niscemi, che hanno richiesto e indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. I controlli nel tempo svolti, hanno permesso di rilevare diverse irregolarità e falsità attestate nelle richieste rivolte all’Inps. In particolare, tra i soggetti denunciati risultano extracomunitari privi del requisito di permanenza minimo nel territorio dello Stato, pari a 10 anni, cittadini dichiaratisi disoccupati, ma che in realtà lavoravano “in nero”, e soggetti con precedenti penali, anche in materia di criminalità organizzata.

Le indagini svolte hanno consentito di accertare un ammontare di 874.574,00 euro, si sono concluse con la quantificazione di somme indebitamente percepite per un totale di circa mezzo milione di euro e la relativa segnalazione all’Istituto previdenziale preposto all’erogazione del sussidio, che ha provveduto al blocco di ulteriori importi indebitamente richiesti per circa 400.000 euro. Gli odierni risultati testimoniano il costante impegno della Guardia di Finanza a presidio della corretta destinazione delle risorse pubbliche, affinché vengano realmente destinate ai soggetti aventi diritto e utilmente impiegate per contrastare la povertà.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here