Gela. “Precari a vita a causa di una turnazione di dirigenti decisa dalla politica e che non tiene conto delle referenze”. Con queste parole Ignazio Giudice, segretario provinciale della Cgil, lancia accuse contro i vertici dell’Irsap e dell’Asp di Caltanissetta per difendere i 103 precari del territorio a sud della provincia che per inspiegabili banalità si sono visti decurtare i loro “miseri” stipendi. Per questo motivo ha deciso di convocare gli attori principali dei due enti, in diversi tavoli di trattative, non escludendo l’avvio di dure azioni atte a rivendicare i diritti dei lavoratori.
“La mancanza di una firma di uno dei tanti dirigenti Irsap Sicilia – evidenzia Giudice – in un documento redatto da giorni per essere inviato all’Inps, impedisce di regolarizzare la situazione lavorativa di 23 precari che da 20 anni svolgono mansioni diverse ma ricevono un sussidio fisso di 500 euro grazie ad un accordo Stato/Regione. La loro stabilizzazione consentirebbe il riconoscimento di contributi e, per molti, il raggiungimento dell’età pensionistica”.
E’ stato fissato per il 23 gennaio, invece, l’incontro con il management dell’Asp Cl2, diretto da Carmelo Iacono, per parlare di integrazione oraria dei lavoratori Lsu e Asu che a dicembre si sono visti decurtare 12 delle precedenti 36 ore lavorative. “La vicenda riguarda in tutta la provincia di Caltanissetta 247 persone – precisa il segretario della camera del lavoro di via Pitagora – che per 13 anni hanno atteso un contratto di assunzione arrivato solo nel 2005 con una stabilizzazione part-time. A dicembre, il direttore generale ha decretato il taglio di 12 ore facendoli piombare a 24 ore. Il risultato è drammatico sia per la loro gestione famigliare che per la collettività per la perdita di 400 euro netti. Invece di 1.200 euro saranno costretti a vivere con 800 euro mensili”. A destare la rabbia di Ignazio Giudice sono le decisioni del governo Crocetta e dei referenti della sanità, da lui nominati, adottate a pochi mesi dalle elezioni regionali e nella fase transitoria indispensabile ad avviare un nuovo turn-over della classe dirigente. “Non abbiamo condiviso quella delibera di dicembre – conclude l’esponente provinciale della Cgil – con la quale hanno decurtato 12 ore lavorative ad 80 lavoratori gelesi dei complessivi 247 dell’intera provincia. I dirigenti cambiano anche se sono bravi, decide sempre la politica. Mi appello al buon senso della direzione strategica dell’Asp di Caltanissetta affinché durante la riunione si possa far tornare alle 36 ore tutti i lavoratori a vantaggio dell’economia del territorio nisseno”.
Secondo me i Sindacati ormai non li segue nessuno e qualcuno prova a fare politica,in ogni caso da Gelese una domanda al Signor Giudice,mi dice perché ha firmato il protocollo che secondo me ha fatto chiudere la fabbrica a Gela?
Scusa ma visto i risultati: mi sono perso di vista il compito del sindacato