Gela. Bacinelle e secchi fanno bella mostra nei bagni delle camere di degenza del reparto di Medicina. Sono state portate dai familiari dei pazienti impossibilitati a usare lavandini e bidet perché otturati.
Il problema andrebbe avanti ormai da dieci giorni, nonostante le segnalazioni avanzate dai pazienti ai responsabili dell’unità operativa diretta da Vincenzo Catania. Solo nel pomeriggio di ieri, la situazione sarebbe ritornata nella normalità.
Secondo alcune indiscrezioni il problema investirebbe anche altre unità operative e sarebbe legato alla decisione dei vertici dell’Asp di non rinnovare gli incarichi di tubista a disposizione dell’ufficio tecnico.
Gli ultimi due addetti sono andati in pensione il primo maggio. Da allora, il servizio di manutenzione idraulica ordinaria e straordinaria del presidio ospedaliero è garantito da una ditta esterna di Caltanissetta.
“Ormai da tre giorni abbiamo inoltrato le richieste – assicura il direttore Catania – tramite il capo sala Gerardo Sciagura che ha raccolto le giuste lamentele degli ammalati. Le stanze interessate in verità sono due e nel pomeriggio sono state ripristinate. Avevamo deciso anche di trasferire i pazienti in altre stanze di degenza”.
Nel reparto di Medicina, ad aggravare la situazione, la solita carenza di personale infermieristico. I tre turni giornalieri sono garantiti da otto unità invece delle tredici previste in organico.