Gela. A livello ministeriale le riunioni sono proseguite e negli scorsi giorni è stata direttamente l’Autorità della Sicilia occidentale, presieduta da Pasqualino Monti, ad annunciare sulla propria pagina facebook l’ingresso del sito locale e di quello di Licata. Entrano a far parte ufficialmente. Nel documento di pianificazione strategica di sistema portuale della stessa Autorità, passato dal tavolo della giunta regionale, non erano ancora ricompresi. L’Autorità si occuperà di gestire il sistema portuale locale, che però risente ancora oggi di ritardi e falle infrastrutturali, con un porto rifugio insabbiato. L’intento, con il passaggio all’Autorità, è di creare un sistema decisamente più efficiente, aprendo agli investimenti sul fronte mare, anche nella prospettiva di “Argo-Cassiopea”. Proprio sul passaggio di gestione ci sono volute verifiche maggiori, anche perché le procedure adottate dalla Regione non hanno trovato immediato riscontro dal ministero. L’adesione all’Autorità portuale è stata caldeggiata dal sindaco Lucio Greco e dall’amministrazione comunale, che l’hanno vista come un contraltare alle lungaggini della Regione, che ancora oggi, dopo anni, non è riuscita a chiudere il percorso per i lavori nel porto rifugio.
Nelle ultime settimane, c’è stato bisogno di effettuare nuove attività di caratterizzazione, a seguito della scadenza di quella già espletata in passato. L’Autorità portuale ha pure rivisto il logo, aggiungendo ai porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, anche quelli di Gela e Licata. Almeno per il sito locale, però, il gap dagli altri è ancora incolmabile.