Gela. Un’auto avvolta dalla fiamme e la possibile azione di fuoco organizzata da un quindicenne. Il minore è indagato dopo la denuncia presentata dal proprietario dell’automobile distrutta dall’incendio. I pm della procura minorile di Caltanissetta non escludono che possa esserci proprio il giovane dietro a quanto accaduto. In base alla ricostruzione investigativa, avrebbe agito per vendetta dopo che un altro incendio aveva colpito la vettura del padre. Rapporti tesi tra vicini di casa, per gli inquirenti risolti con il fuoco. Il minore è stato interrogato dai carabinieri che hanno ricevuto delega dai magistrati. Difeso dall’avvocato Joseph Donegani, ha però respinto le accuse. Quando l’auto venne data alla fiamme, si sarebbe trovato insieme ad amici. Avrebbe fatto ritorno in tarda notte, dopo che l’incendio era già stato appiccato.
Il difensore ha anche spiegato che proprio la famiglia dell’indagato aveva deciso di denunciare i vicini, a seguito di alcuni episodi di tensione. Avrebbero sempre scelto la via della legge piuttosto che quella della vendetta fai da te. Gli investigatori però ritengono che quanto accaduto tra i viali delle palazzine popolari di Scavone possa essere stato causato proprio dal minore.
