Gela. Il buco senza fondo dei rifiuti, con i manager di Tekra che adesso reclamano un maxi credito da dieci milioni di euro, rischia di trascinare via le poche risorse finanziarie del municipio, che non può più rifugiarsi neanche nei soldi delle royalties Eni, ridotti ai minimi termini. La questione, nei prossimi giorni, tornerà sul tavolo della commissione comunale ambiente e sanità, presieduta dalla grillina Virginia Farruggia. “Insieme agli altri componenti – dice – avevamo già in programma alcune audizioni relative alla discarica Timpazzo, compresa quella del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. E’ chiaro che con le ultime novità, dalla gara ponte alle richieste della Tekra, sarà necessario chiamare in causa l’amministrazione comunale”.
I soldi chiesti dalla Tekra. A questo punto, in commissione potrebbe fare una comparsata anche l’assessore Simone Siciliano, che ha la delega al settore e segue l’intera vicenda del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Sul caso rifiuti, approfondimenti vennero condotti da una commissione di indagine, insediata a Palazzo di Città, che riassunse il proprio lavoro in una relazione, illustrata pubblicamente in consiglio comunale. Adesso, però, i proverbiali nodi vengono al pettine ed hanno il peso di milioni di euro, tra canoni e debiti fuori bilancio, senza trascurare la possibilità di licenziamenti nell’organigramma di Tekra.