Gela. L’appalto per il prelievo e il trasporto del percolato prodotto nella discarica Timpazzo finisce di nuovo davanti ai giudici amministrativi del Tar di Palermo. Inizialmente, la gara è stata assegnata alla società gelese Novambiente, ma dopo il verdetto emesso dai giudici del Consiglio di giustizia amministrativa, su ricorso della siracusana Tech Servizi, l’offerta è stata rivista dai funzionari della Centrale unica di committenza che l’hanno ritenuta “anomala”, inducendo i vertici dell’Ato ambiente Cl2 in liquidazione a procedere all’affidamento proprio in favore dell’azienda siracusana (seconda classificata al termine delle procedure di gara). Adesso, i legali della Novambiente si sono di nuovo rivolti ai giudici del Tar di Palermo, chiedendo l’annullamento delle procedure e degli atti che hanno sancito la revoca dell’appalto. Una vicenda che i giudici palermitani valuteranno nei prossimi giorni. Non è stata accolta infatti la richiesta di un decreto monocratico di trattazione anticipata. Non sono state riscontrate le necessarie condizioni.
La proprietà della Novambiente ha agito contro la Centrale unica di committenza e contro l’Ato Cl2, chiedendo anche un risarcimento dei danni. Saranno i giudici palermitani a valutare la sospensiva proposta dall’azienda esclusa.