L’Anas riapre la 626 ma la Fillea accusa: in 3 anni persi 41 mila posti di lavoro

 
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Gela. L’Anas inaugura per la seconda volta la 626 Gela-Caltanissetta ma non è tutto oro quello che luccica. “Per il miglioramento della rete stradale siciliana sono disponibili 2.170 milioni, che darebbero ristoro anche al lavoro in edilizia, che sconta nell’isola 40 mila disoccupati.

I ritardi dell’Anas stanno penalizzando il settore e rallentando la realizzazione di opere infrastrutturali importanti e fondamentali per il futuro della Sicilia”: lo denuncia il dirigente regionale della Fillea Cgil Cgil Sicilia, Ignazio Giudice, che chiede alla politica di “intervenire per una immediata inversione di rotta”. Secondo le delibere del CIPE approvate, ci sono ad esempio, 339 milioni per la Siracusa – Gela, 57 milioni per le autostrade Palermo – Messina e Catania – Messina, 477 milioni per la Nord – sud Camastra – Gela, 815 milioni per la Ragusa – Catania, 110 milioni per la Licodia – Eubea, 150 milioni per la Mazzara del Vallo – Trapani, 222 milioni per ka Bolognetta – Lercara. “ ’inerzia dell’Anas – rileva Giudice – che ha perso il ruolo sociale assegnatogli dalla normativa, sta bloccando tutto, con grave danno per il territorio e l’occupazione”.

Il dirigente della Fillea Cgil sicilia aggiunge che “ nell’ambito della crisi più del dopoguerra, il settore delle costruzioni è quello che sta pagando di più, sia in termini di perdita occupazionale che per moria di imprese. Dal 2008 al 2011 – afferma Giudice – si sono persi 41 posti di lavoro, il sistema impresa si è destrutturato con una polverizzazione che ha determinato un abbassamento della capacità produttiva e un impoverimento professionale, con una media ormai di tre lavoratori per impresa”.

La Fillea ricorda anche che “ il consumo di cemento è passato da 3,2 milioni di tonnellate del 2008 a 1,9 milioni del 2011 e che “ le gare d’appalto hanno subito una flessione passando dalle 818 del 2007 alle 372 del 2011”. “Sono insomma bloccate – commenta Giudice- le attività di ogni livello, cosa che rende ancora più inaccettabile l’inerzia dell’Anas, a cui chiediamo più rispetto per i cittadini siciliani e l’interruzione immediata del degrado di un settore importante, che può dare un contributo forte alla rispresa e che viene lasciato invece in stato d’abbandono assieme ai 41 mila addetti che attendono di potere riprendere a lavorare”.

Oggi si inaugura per la seconda volta il viadotto Geremia 2 che sorge nel territorio di Butera, anche qui – afferma Giudice- un ponte cade, un territorio si blocca dal punto di vista economico, dopo 3 anni si ha il “coraggio” di inaugurare ciò che di fatto dovrebbe essere normale cioè il ripristino di una strada, cosi come dovrebbero essere normale sapere perché è crollato. L’Anas si ricordi e se non lo fa la informiamo da ora che i siciliani svegli sono attendi e non ammettono prese in giro sui tempi per infrastruttura il territorio.

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