"L'agricoltura nella fascia trasformata deve ripartire", anche Gela nel coordinamento
Gela. Parte da Vittoria, città strategicamente posta al centro della fascia trasformata che va da Pachino ad Agrigento e nella quale si trova il mercato ortofrutticolo più grande del sud Italia, l’ide...
Gela. Parte da Vittoria, città strategicamente posta al centro della fascia trasformata che va da Pachino ad Agrigento e nella quale si trova il mercato ortofrutticolo più grande del sud Italia, l’idea di dar vita ad un coordinamento territoriale di difesa delle produzioni e del lavoro del settore agroalimentare. Il sindaco vittoriese Francesco Aiello, ha chiamato a raccolta primi cittadini e assessori. L’amministrazione comunale ha risposto all’appello. L’assessore Giuseppe Licata, ieri, ha portato i saluti del primo cittadino Lucio Greco. Ha preso parte all’incontro organizzato da alcuni imprenditori per cominciare a parlare dell’ambizioso progetto di unificazione della filiera agroalimentare. C’è un forte bisogno di unità, dopo anni di divisioni, e la compattezza delle istituzioni territoriali è fondamentale per affrontare, in sintonia con il mondo delle imprese, le problematiche economiche e sociali che, in maniera anche aspra, affliggono la Sicilia orientale.
“Lo sciopero degli autotrasportatori – dice l’assessore Licata – ha causato danni molto gravi ad un settore che da anni è in forte crisi e che non può permettersi neanche pause o rallentamenti. Il comitato che sta per nascere non sarà politico, ma vede nelle istituzioni l’unico valido punto di riferimento per portare sui tavoli regionali e ministeriali le istanze dei produttori. Gli imprenditori stanno chiedendo ai sindaci, unico riferimento del settore agricolo, di fungere da intermediari, con serietà e senso di responsabilità, e noi non intendiamo tirarci indietro di fronte a questo accorato appello, che, anzi, facciamo nostro. Gela sta vivendo una fase di deindustrializzazione e l’agricoltura è il settore vitale verso il quale stanno virando le nostre giovani generazioni. Noi vogliamo essere vicini in ogni modo al comparto agricolo, reduce da decenni di crisi disastrosa e che ora potrebbe avere gravi conseguenze pure dalla guerra in Ucraina, dato l’elevato costo dell’energia. Questo è il momento di fare rete e fissare obiettivi ben precisi sui quali alzare l’attenzione a livello regionale e nazionale. Stiamo parlando del settore più importante della nostra economia, e Gela vuole essere in prima fila per risollevarlo. Il prossimo appuntamento sarà l’11 maggio, e anche in quell’occasione assicuriamo sin da ora la nostra presenza”. Sul territorio, ormai da tempo gli agricoltori reclamano infrastrutture adeguate e soprattutto acqua. Le dighe, ancora oggi, non riescono a serivere le aree rurali locali, con migliaia di produttori in forte crisi.
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