Gela. Domenica, i pezzi dell’agorà politica per un progetto alternativo al centrodestra e all’amministrazione Greco, dovrebbero muovere un primo passo significativo. Tocca al vicepresidente Ars Nuccio Di Paola fare la sintesi successiva agli incontri avuti con tutti i potenziali alleati (progressisti, civici e moderati). Un’intesa su un candidato unitario non c’è e lo ha ammesso lo stesso Di Paola. In ballo, rimangono diverse ipotesi e gran parte dei gruppi ha indicato un proprio riferimento come candidato a primo cittadino. “Dovrà essere una decisione politica – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano – abbiamo dato mandato ad una forza autorevole come il Movimento cinquestelle e credo che un po’ tutti ci fidiamo delle decisioni di Di Paola. Le primarie? E’ stata una proposta avanzata già all’inizio ma che non ha avuto riscontri. Oggettivamente, sarebbe difficile pensare ad un metodo di quel tipo che peraltro in città ha spesso riservato situazioni non proprio piacevoli da affrontare. Ci sono le liste da definire. I gruppi civici devono raccogliere le firme e sarà necessario chiudere e presentare il programma alla città. Non mi pare ci siano le condizioni per un metodo come le primarie”. Il timore è che la “sintesi” chiesta ai cinquestelle possa spaccare il parterre. Il nome del potenziale candidato a sindaco può diventare lo spartiacque forse dirimente (mentre sembra ancora più concreto il voto compattato con le europee a giugno).
“Noi abbiamo sempre creduto in questo progetto e nel percorso avviato – aggiunge Di Stefano – valuteremo il nome del candidato che sarà proposto. Le scelte le formalizzeremo con tutto il gruppo. Dipenderà proprio dal nome che verrà proposto. Penso spetti al Movimento cinquestelle, al Pd e ad Italia Viva, indicare le opzioni e proporle. Sapevamo che ci sarebbero stati più candidati. Sta andando come previsto”. L’agorà politica che ha fatto l’esordio sul finire dello scorso anno, fino ad oggi non ha sbattuto contro le chiare differenze di posizionamento. L’intenzione è supportare un progetto comune per la città. La guida dell’alleanza e il “garante” che si metterà in lizza per il municipio, saranno probabilmente i tratti salienti di un’aggregazione non ancora diventata coalizione politica.