MILANO (ITALPRESS) – “Per me è la prima esperienza all’assemblea dell’Anci essendo stato eletto pochi mesi fa, devo dire che ho tratto una sensazione di particolare coesione e di unicità di intenti pur nella diversità geografica e delle appartenenze politiche. La preoccupazione di tutti i sindaci è emersa sia rispetto alla crisi contingente, con l’aumento dei costi energetici, quanto per l’aumento del prezzo dei materiali per le infrastrutture”. Reduce dall’assemblea dell’Anci, associazione nazionale dei comuni italiani, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in un’intervista all’Italpress ha analizzato la situazione della propria città dopo il confronto con gli altri primi cittadini d’Italia: “Dalla riunione sono emerse due linee di intervento – ha aggiunto il sindaco del capoluogo siciliano – Migliorare e potenziare il dialogo con lo stato rispetto alle esigenze dei comuni e al contempo la nostra preoccupazione e l’impegno a rispettare i tempi del PNRR”. Sindaco di un comune di una regione a statuto speciale, Lagalla si inserisce con cautela nel fervente dibattito sull’autonomia differenziata: “Essendo costituzionalmente tutelata, può essere un obiettivo di atterraggio per le richieste di alcune regioni, non deve però ledere il principio di perequazione e solidarietà – ha spiegato – Non possiamo immaginare che questo significhi una distrazione di risorse rispetto alle attuali che già sono insufficienti, non sempre l’autonomia è un processo virtuoso che fa raggiungere prima l’obiettivo”. Entrando poi nei temi che riguardano più da vicino Palermo, quello dei rifiuti è senz’altro uno dei più impegnativi per l’amministrazione comunale insediata a giugno: “La coniugazione tra qualità e tempestività della raccolta e l’efficienza del sistema di smaltimento dei rifiuti è un binomio indissolubile. A Palermo in questi pochi mesi abbiamo cercato di migliorare i tempi e la regolarità della raccolta con un conferimento che ancora prevede un volume in discarica a mio avviso oggettivamente eccessivo – ha ricordato Lagalla – Per cui bisogna potenziare la tecnologia e va definita la filiera del trattamento dei rifiuti, ed è su questo che ci stiamo impegnando in questi mesi redigendo un piano che fa riferimento al PNRR che mette a disposizione 60 milioni di euro”. Ricordando che a Palermo ancora una importante area comunale non è stata raggiunta dalla raccolta differenziata e rivolgendosi alla municipalizzata Rap per un piano industriale maggiormente definito, Lagalla ha mostrato disappunto per le scelte regionali sulla localizzazione dei termovalorizzatori: “Conto che non potremo considerare chiusa l’emergenza rifiuti prima di un anno. Sono un sostenitore dei termovalorizzatori in Sicilia, ma ne discuto la localizzazione in due località che distano troppo dal capoluogo di regione. Non è vero che Gela è in Sicilia occidentale”. Un’altra emergenza a Palermo resta quella dei cimiteri: “Abbiamo lavorato duramente ed è iniziata la tumulazione e l’inumazione, stiamo facendo uno sforzo per ampliare il numero di loculi nei nostri cimiteri e stiamo pensando anche a convertire a uso funerari alcune aree – ha spiegato Lagalla – Perchè il problema va risolto non solo nell’attuale emergenza, ma anche in prospettiva. La risoluzione non è dietro l’angolo, abbiamo ancora oltre mille arretrati, però il trend si è invertito”. Dopo aver ricordato la portata degli investimenti sui trasporti, tra tram, metro treno e autobus, oltre a un potenziamento della mobilità sostenibile, il sindaco ha parlato infine del problema della movida selvaggia: “Abbiamo intensificato significativamente i controlli della polizia urbana, abbiamo anche avviato la realizzazione di luoghi della movida un pò più distanti dalle aree fortemente urbanizzate, ma questo è un progetto in itinere – ha aggiunto Lagalla – Il controllo deve essere esercitato anche nei confronti dell’abuso di stupefacenti e in particolare del crack che è alla portata purtroppo di tutte le tasche – ha concluso – A Palermo sta dilagando anche con vittime incolpevoli di questa tragedia”.
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