Gela. Manette ai polsi per un topo d’appartamento. Ad arrestare il ventenne Rosario Lignite, già accusato nel 2008 di rapina, sono stati gli agenti del locale commissariato di polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Gela su richiesta della locale Procura, per tentato furto in appartamento.
A incastrare il giovane ladro sarebbero state le impronte lasciate all’interno di un appartamento di corso Salvatore Aldisio, messo a soqquadro a maggio dello scorso anno. Gli agenti della scientifica hanno sequestrato ed esaminato un cacciavite rinvenuto all’interno dell’appartamento dopo l’irruzione dei ladri. Impronte sono state lasciate incautamente da Lignito su una porta, su un vetro e in un vaso di ceramica. Gli accertamenti tecnici hanno consentivano di accertare che le impronte rilevate appartenevano a Rosario Lignite, secondo i dati contenuti negli archivi della Polizia, per essere stato il predetto arrestato e fotosegnalato dal locale commissariato in occasione di una rapina del 2008. Secondo gli inquirenti, il ventenne, nonostante la giovane età, “dimostra una spiccata capacità criminale”. E’ stato tradotto nel carcere di Gela e sarà difeso dal legale, difensore di fiducia, Carmelo Tuccio.
