Gela. I ladri sono tornati in azione tra le corsie dell’ospedale. Ignoti hanno manomesso, la scorsa notte, le gettoniere dei distributori automatici di bevande e alimenti.
Agevolati dalla mancanza nelle ore notturne del servizio di vigilanza alla sbarra di accesso, hanno agito indisturbati. Non sarebbero disponibili nemmeno le telecamere del sistema di videosorveglianza interna all’ospedale di via Palazzi.
Sulla vicenda era intervenuta la commissione comunale Sanità retta da Crocifisso Napolitano che, nel corso di una seduta di consiglio comunale monotematica, aveva consegnato un documento al management dell’Asp, retta da Ida Grossi, dove erano state evidenziate tutte le criticità dell’ospedale del rione Caposoprano.
“Risultati non ne ho visti – accusa Napolitano, presidente della commissione Sanità del Comune – Ho appreso soltanto che Ida Grossi rimarrà alla guida dell’Asp nissena. Non speravo nei miracoli, ma di piccoli e sostanziali cambiamenti. Purtroppo, a distanza di un mese dall’incontro, i disservizi non sono stati risolti. I disagi e le lamentele degli utenti non sono state placate. Il Cup, dopo essere stato spostato, è rimasto all’ingresso dell’ospedale dove gli utenti in attesa sono costretti a farsi spazio tra pazienti sulle barelle e un via vai dei medici. Inoltre aumentano le liste di attesa che sfociano spesso in risse verbali. In via Butera – spiega – non è concesso agli utenti di pagare il ticket nemmeno presso le tabaccherie abilitate. E’ un disastro. Ci volevano solo incursioni di ladri tra le corsie dell’ospedale, già fortemente colpiti in termini di qualità e sicurezza. La manager Ida Grossi non ha dato scadenze sugli obiettivi. Noi, di contro, non abbiamo risultati. Se dovessi dare un voto all’operato di questo nuovo management tutto in rosa non darei nemmeno la sufficienza”.
Sulla questione sicurezza il direttore generale dell’Asp aveva annunciato la possibilità di stabilizzare i lavoratori precari del distretto sanitario assumendoli per il servizio di portineria e altre mansioni. In attesa di un provvedimento reale la sbarra di accesso dell’ospedale rimane sguarnita nelle ore notturne e nei fine settimana.