Gela. Sono oltre quaranta le aziende agricole di Gela e Niscemi costrette, ieri mattina, a rimanere senza fornitura idrica. Intimidazioni anche al personale del consorzio di bonifica 5, diretto da Vincenzo Caruso, che ha segnalato il disagio arrecato alla condotta servita dalla diga Cimia. “Malviventi, nella notte – assicura Caruso – sono riusciti ad esportare un ingente quantitativo di acqua destinato all’irrigazione. Hanno manomesso la condotta principale, già in pressione, impedendo di garantire l’erogazione idrica alle circa 40 aziende allacciate regolarmente con contatori”. L’episodio non è un caso isolato. Lo stesso direttore del consorzio di bonifica preferisce parlare di “mancato controllo nelle campagne – ho sporto una denuncia presso i carabinieri di Niscemi – E’ disarmante assistere impassibili a queste azioni furtive. Anche i nostri operatori hanno subito intimidazioni”.