Gela. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano non andranno all’incontro di sabato, organizzato al municipio di Caltanissetta e convocato dalla triplice confederale di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati hanno esteso la convocazione a tutte le amministrazioni comunali, che rientrano nell’area di crisi complessa. Dopo l’assenza al primo vertice di Mazzarino, Messinese e Siciliano danno buca ai sindacati per la seconda volta consecutiva. Nessun componente dell’amministrazione comunale sarà nell’aula consiliare del municipio di Caltanissetta, scelta per il faccia a faccia. “Altri impegni istituzionali”, così il sindaco ha giustificato l’assenza, che però sembra quasi strategica. I confederali della triplice, da tempo, contestano l’accordo al ribasso sull’area di crisi complessa. Per ora, solo venticinque milioni di euro. Una sorta di contentino, messo sul tavolo dal governo nazionale e da quello regionale, nonostante i proclami del sindaco e del suo vice, che da tre anni seguono l’intero iter, dopo aver promesso cifre certamente superiori. Ma i segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania non ci stanno e chiedono l’intervento della prefettura.
La richiesta al prefetto. “Dovendo avere rispetto per tutti gli impegni istituzionali di ogni Comune – scrivono i sindacati – volendo comunque vederci chiaro sull’accordo di programma che nessuno ad oggi ha illustrato, volendo ottenere una puntuale verifica sul destino delle aree dismesse da parte di Eni e quante nuove idee per insediamenti sono state presentate, chiediamo la convocazione di una riunione alla presenza di tutti gli attori istituzionali al fine di avere un quadro chiaro sull’accordo di programma, al quale è fortemente legato il destino economico di un’intera provincia”. L’amministrazione comunale snobba i sindacati e adesso potrebbe intervenire il prefetto.