Gela. I primi acconti della Tari 2016 e il tentativo di recuperare quanto non ancora incassato con l’Ici e la Tarsu per gli anni scorsi. Un software per incrociare i dati catastali. A Palazzo di Città si cerca di far quadrare i conti, soprattutto sul fronte delle imposte comunali. Quindi, rifiuti e case. La percentuale di mancata riscossione, come più volte ribadito anche dall’amministrazione comunale, è piuttosto elevata. Non a caso, proprio negli scorsi giorni, la giunta ha detto sì ad un periodo di sperimentazione, di almeno diciotto mesi, che dovrebbe mettere da parte sia Equitalia che Riscossione Sicilia. L’amministrazione, infatti, mira a gestire da sola la riscossione delle imposte e le attività di recupero di quanto non ancora pagato dai contribuenti. I “giganti” della riscossione, fino ad ora, avrebbero dimostrato scarsa efficienza. Peraltro, gli uffici tecnici del municipio proseguiranno ad utilizzare un software che consente di incrociare dati catastali, essenziali per individuare chi non ha ancora pagato. Il servizio è stato appena rinnovato. Insomma, le royalties, da sole, sembrano non bastare a mantenere la solidità dei conti in municipio.