La storia che non avevi mai sentito | Si chiamava Borgo Pisciacane e si trova proprio a Caltanisetta
Santa Rita, frazione di Caltanissetta: borgo canonico, tra chiesa baronale e un’usanza curiosa sulle rose.

Nel cuore dell’entroterra di Caltanissetta, a 11 km dal capoluogo, si estende il piccolo borgo rurale di Santa Rita, nato nel 1895 come villaggio agricolo sul feudo Pisciacane, da cui derivava il nome originario. Fondato dal barone Rosario La Lomia di Canicattì su 900 ettari tra i feudi Pisciacane e Draffù, il borgo vide la costruzione spontanea di case per braccianti agricoli provenienti da San Cataldo, Delia e Sommatino. Nel 1930, per volontà della baronessa Rita Bordonaro La Lomia, venne eretta la piccola chiesa dedicata a Santa Rita, che diede il nome definitivo all’insediamento, trasferendo così l’identità da “borgo Pisciacane” a “Santa Rita”.
L’aspetto rurale e la devozione popolare
Il borgo conserva ancora oggi il tessuto originario: strade strette su scarpate, case basse in pietra locale disposte a scacchiera, cisterna privata e forno a legna accanto alla chiesa costruita tra il 1938 e il 1942, con una facciata color rosa tenue e campanile a punta alto 25 m
it.wikipedia.org. Fino agli anni Settanta la frazione ospitava una scuola rurale, chiusa per spopolamento. Passeggiando per il borgo, è evidente il contrasto tra la costruzione spontanea ottocentesca e l’ordine imposto dal culto: lo spazio geometrico della chiesa sul punto più alto, scenario privilegato per momenti di forte devozione popolare.
Curiosità
Ogni Maggio, la comunità celebra la festa di Santa Rita nella prima domenica utile, con processione, benedizione delle rose e messe nella chiesetta del borgo. La scelta delle rose non è casuale: Santa Rita è infatti nota come la “Santa delle rose e degli impossibili”. Durante la cerimonia, i fedeli portano rami di rose fino alla chiesa, che vengono benedetti alla fine della processione – un rito che combina agricoltura, fede e storia locale, perfetto esempio di quell’“agri-spiritualità” che caratterizza le micro-comunità rurali della Sicilia interna.