Gela. Se nel centrodestra locale è partita la corsa ai posti migliori, nel tentativo di ottenere un ruolo di riferimento nella prossima coalizione elettorale, nel centrosinistra si fa fatica a ricostruire. Fuori dal Pd, c’è quasi un deserto. L’area crocettiana non esiste più e neanche la sinistra alternativa ai dem se la passa meglio. Dopo i risultati del tutto insufficienti delle regionali e delle legislative, a sinistra cercano di mettere insieme i pezzi rimasti. “Sicuramente, presenteremo una nostra lista – dice l’avvocato Palo Cafà – non so se il simbolo sarà quello di Liberi e uguali oppure se opteremo per una lista civica. La sinistra ci sarà. Ci siamo già incontrati per definire i prossimi passi. Cercheremo di valorizzare soprattutto i giovani, anche se non mi appassiona la crociata contro i “vecchi” della politica locale che possono comunque dare un loro contributo esterno”.
Il dialogo con la segreteria dem, per ora, non c’è proprio. “Il Partito Democratico? Non abbiamo avuto veri e propri incontri – dice ancora Cafà – avevo intenzione di partecipare alla prima assemblea indetta dopo la sfiducia all’ex sindaco Messinese, ma poi ho capito che si trattava solo di una riunione voluta dai soliti personaggi del Partito Democratico. Non era affatto una riunione allargata a possibili altre realtà politiche. Invece, mi sembra molto più interessante un eventuale dialogo con i Giovani del Pd che hanno dimostrato di non voler stare all’interno degli schemi imposti dai vertici del partito. Saranno comunque elezioni molto difficili per tutto il centrosinistra locale che purtroppo ha perso il contatto con la città”. A sinistra del Pd, i chiari di luce sono tutt’altro che favorevoli.
