Gela. “Avevo appena parcheggiato la mia auto. Poi, vidi mio nipote. Era agitato, ma non ebbi neanche il tempo di chiedergli cosa gli fosse successo. Mi colpirono”. Ha parlato in aula, Fabio Palumbo, ferito dopo una maxi rissa, nei pressi di un locale, sul lungomare Federico II di Svevia. Finì in prognosi riservata, con ferite da taglio. “Sono rimasto in ospedale per circa due settimane”, ha spiegato rispondendo alle domande del suo difensore, l’avvocato Angelo Cafà. Anche Palumbo è imputato per quei fatti. La rissa scoppiò nel maggio di tre anni fa. L’uomo ha optato per il rito abbreviato, insieme ad altri tre giovani, che sarebbero stati a loro volta coinvolti.
Si tratta di Carmelo Cavallo, Mario Bonanno e Jonny Cavallo, difesi dagli avvocati Giacomo Ventura e Maria Elena Ventura. A seguito della scelta del rito alternativo, si va verso la decisione nei loro confronti.