“La rete idrica a Manfria già c’è”, Vasta: “Per Divina Service sarà un danno economico”

 
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Gela. “Una rete idrica a Manfria già c’è”. Il riferimento è a quella realizzata dal gruppo che fa riferimento a Divina service che ora teme un “danno economico” dall’iniziativa dell’Ati che ha annunciato, insieme a Caltaqua, la realizzazione della rete idrica. Ieri, invece, c’è stato il via libera della conferenza di servizi per la rete fognaria della frazione balneare. I responsabili della Divina service, che ha operato per conto di un gruppo di residenti della frazione balneare, chiedono un tavolo tecnico. Desire’ Vasta ha inoltrato una nota ufficiale agli enti preposti a al Comune. “Nel 2014 furono proprio i residenti della frazione a riunirsi come consorzio di utilizzatori e incaricare la Divina Acquedotti di costruire e gestire una nuova rete idrica, con durata trennennale. Un acquedotto autorizzato dal Comune, dalla soprintendenza e dalla società Caltaqua e dalla Provincia”, dice Vasta. L’investimento pubblico sulla rete idrica viene visto quasi come una forma di concorrenza indebita. “Oggi l’attività mia e della mia famiglia viene messa a repentaglio dall’attività di un’altra società privata, che a differenza della sottoscritta gode di evidenti privilegi”, aggiunge Vasta.

Secondo Divina Service, l’opera di Caltaqua non andava autorizzata. “L’amministrazione comunale, non curandosi delle nostre rimostranze in merito, ha autorizzato i lavori, con evidente spreco di denaro pubblico, non curandosi minimamente dell’investimento della Divina Acquedotti, pari a circa 2 milioni e 700 mila euro, e dei danni civili ed economici che potrebbe causare al consorzio di utilizzatori”, aggiunge Vasta. Tutte ragioni che hanno portato a chiedere un tavolo tecnico e che potrebbero presagire le vie legali.

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