Gela. Replica il sindaco Angelo Fasulo dinanzi alla critica “legittima ma infondata” del Movimento Cinque stelle riguardante il taglio dei compensi ai funzionari comunali nominali e non di ruolo.
Di facile comprensione le sollecitazioni dei grillini dato il momento di estrema difficoltà economica ma il sindaco ha voluto precisare come l’eccesso di polemica spesso induce ad errore soprattutto se retto da generalizzazioni semplicistiche.
Il Sindaco, in particolare, risponde alla domanda del movimento di azzeramento delle figure dei dirigenti entro 6 mesi e dell’apertura di un bando per ricoprire i ruoli in questione entro 90 giorni
“La richiesta potrebbe anche essere legittima se non fosse che arriva già con un anno di ritardo –ha detto il primo cittadino- quello che il M5S chiede lo abbiamo già fatto l’anno scorso indicendo due bandi, il numero massimo che ci è consentito dalla copertura di bilancio, per due posti da dirigente a tempo indeterminato. Sono arrivate centinaia di domande che sono già al vaglio di una apposita commissione. Non appena terminerà l’esame dei candidati i due dirigenti verranno immediatamente immessi in ruolo. Voglio inoltre precisare che gli attuali dirigenti sono stati assunti regolarmente con contratto a tempo determinato e che, sempre nell’ottica dell’economicità e del risparmio, percepiscono il compenso minimo previsto dal Contratto Nazionale Collettivo del Lavoro”.
“Mi preme inoltre fare un’ulteriore precisazione sulla figura del Segretario Comunale che viene impropriamente accomunato ai dirigenti –ha concluso il sindaco Fasulo- il Segretario Comunale è un dipendente comunale con contratto a tempo indeterminato che viene selezionato appositamente da un Albo Professionale gestito dal Ministero degli Interni secondo precisi criteri. Pertanto la nomina del Segretario nulla ha a che fare con le procedure concorsuali previste per i Dirigenti. Capisco che nella foga della critica possa capitare di fare semplicisticamente di tutta l’erba un fascio ma, il più delle volte, si può incorrere in grossolani errori”.