Gela. La vertenza dei lavoratori della Turco Costruzioni potrebbe andare incontro ad uno stop. In prefettura, a Caltanissetta, le parti hanno raggiunto una prima intesa. I vertici del gruppo edile si sono impegnati, entro la prossima settimana, a saldare per intero gli stipendi di novembre e a garantire una parte di quelli di dicembre. Entro fine marzo, invece, verrà completato il pagamento della mensilità di dicembre e gennaio, con un acconto sulle retribuzioni di febbraio. L’azienda edile, che da anni è presente nell’indotto della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, è in difficoltà e ha già confermato quarantuno licenziamenti, tra i lavoratori a tempo indeterminato, oltre a trenta contratti a termine che non verranno rinnovati. La mediazione è arrivata con le segreterie degli edili di Fillea, Filca e Feneal e con quelle confederali.
La protesta dei lavoratori. Al tavolo, davanti al prefetto Maria Teresa Cucinotta, c’erano anche i manager di raffineria, che hanno garantito la ripresa delle commesse per l’azienda, e gli imprenditori di Sicindustria, che si sono detti disponibili ad un tavolo tecnico finalizzato all’assorbimento dei quarantuno operai tagliati dalla Turco Costruzioni. Per giorni, i lavoratori e le segreterie provinciali, con Francesco Cosca, Francesco Iudici e Dathan Di Dio, hanno chiesto alla proprietà di Turco il rispetto dei diritti di base, sostenuti dai confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania. Adesso, arriva l’intesa.