Niscemi. Continua ad essere mantenuto alto in città il livello di guardia volto a contrastare sia in sede giudiziaria che istituzionale il progetto d’installazione delle antenne Muos nella Base della Marina militare americana di contrada Ulmo.
Dopo il rigetto da parte del Tar prima e del Cga dopo al Comune di Niscemi della richiesta di sospensiva dei lavori d’installazione della Stazione Muos ad Ulmo autorizzati dalla Regione siciliana, così come aveva annunciato il sindaco Giovanni Di Martino, il problema del pericolo dell’elettrosmog invisibile che potrebbe causare l’impianto a danno della salute degli abitanti di Niscemi e del comprensorio e dell’ambiente del territorio, sta per essere sottoposto in maniera più incisiva all’attenzione del parlamento italiano ed europeo.
Domenica nella sala della biblioteca comunale “Mario Gori si è svolto un convegno sul tema “Noi al Muos diciamo no”.
Presenti gli onorevoli Rosario Crocetta, europarlamentare (Pd), Marilena Samperi della Commissione giustizia della Camera (Pd), il sindaco Giovanni Di Martino (Pd) e, Gianfranco Di Pietro, Capogruppo consiliare del Pd.
Ha modereto i lavori Alfonso Cirrone Cipolla, segretario della locale sezione del Partito democratico.
Il primo cittadino, dopo il rigetto da parte del Cga della richiesta di sospensiva dei lavori Muos in corso nella Base della Marina militare statunitense di Ulmo, aveva detto che avrebbe coinvolto in modo forte alla problematica Muos la deputazione nazionale del Pd ed anche la Corte europea.
Ed in questo contesto va collocata tra i relatori del convegno la presenza degli onorevoli Rosario Crocetta e Marilena Samperi.
Al convegno è prevista la partecipazione dei vari movimenti “No Muos” della città.
Intanto il Cga, nella sentenza di rigetto della richiesta di sospensiva dei lavori Muos ad Ulmo, ha sollecitato il Tar ad esaminare il ricorso presentato dall’Amministrazione comunale e gli approfondimenti di merito della relazione del Politecnico di Torino.
Nel suddetto ricorso che il Tar deve esaminare, viene chiesto l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata ai lavori Muos dalla Regione siciliana.