La pistola nascosta in cucina, l’arma scoperta dai poliziotti: tre anni a Graziano Romano

 
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Gela. La pistola 7,65 trovata nello stabile di famiglia era del ventiseienne Graziano Romano. Così, il collegio penale del tribunale l’ha condannato a tre anni di reclusione.


La pistola nascosta in cucina. L’arma era stato trovata durante una perquisizione organizzata dagli agenti di polizia del commissariato. Il pubblico ministero Antonio D’Antona, nella sua requisitoria, ha proprio tracciato una ricostruzione della vicenda, collegando l’arma al giovane, che è già stato condannato, in primo e secondo grado, per il tentato omicidio di Igland Bodinaku. Il pm ha chiesto una condanna ancor più pesante, cinque anni e cinque mesi di reclusione. Quando i poliziotti entrarono nell’appartamento della famiglia Romano, l’imputato era sottoposto agli arresti domiciliari. Il difensore di fiducia, l’avvocato Carmelo Bretino, ha invece escluso che l’arma fosse nella disponibilità del giovane. “Il vano dello stabile nel quale venne trovata la pistola – ha detto – non era a disposizione di Romano”. La pistola, successivamente sequestrata, fu trovata in cucina. Il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta, ha accolto le richieste del pm, non riconoscendo comunque la recidiva.

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