Gela. “La pistola l’avevo acquistata solo per sparare a Natale e per festeggiare”. Il ventinovenne Alessio Bartoli, arrestato dai carabinieri, si è difeso davanti al giudice delle indagini preliminari Marica Marino, che alla fine gli ha concesso i domiciliari. Dopo il fermo, il giovane è stato trasferito nel carcere di Balate, dove è stato sentito. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, gli viene contestata anche la ricettazione. La pistola, una calibro 7,65 modificata, aveva la matricola abrasa. I carabinieri, nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, hanno trovato anche proiettili e cartucce. I magistrati della procura, con il pm Ubaldo Leo che sta seguendo le indagini, hanno chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere.
Bartoli, che ha già precedenti dello stesso tipo, ha comunque ribadito che l’arma gli sarebbe servita solo per i festeggiamenti. Il suo fermo è stato convalidato, ma accogliendo le richieste difensive, il gip gli ha comunque concesso una misura cautelare diversa dalla detenzione in carcere.