Gela. La scuola “Pirandello”, a ridosso del museo regionale, rimane un caso senza soluzione. Dopo la conclusione dei lavori di ricostruzione, la struttura non è mai stata utilizzata. Da mesi si attende il passaggio di consegne e la presa in possesso da parte del dirigente e dei funzionari dell’istituto. Ad oggi, però, tutto rimane fermo. Una stasi burocratica che contribuisce solo a far aumentare i costi, addirittura pure quelli del servizio di vigilanza privata. Già l’ex giunta Messinese, nel tentativo di evitare che la struttura, priva di custodi, potesse finire in mano ai vandali, aveva deciso di affidarsi ad una società di vigilanza privata. Senza la consegna ufficiale e con le porte della scuola ancora chiuse, per mesi si è andati avanti a proroghe anche per il servizio di sicurezza.
Sono stati spesi quasi tredicimila euro. Soldi che si aggiungono alle somme destinate ai lavori, ma che fino ad ora hanno prodotto solo un buco nell’acqua, con una struttura rimasta chiusa mentre mancano soluzioni ad un’edilizia scolastica sempre più fatiscente e si pagano affitti per trovare soluzioni praticabili.
Classico caso d inefficenza burocratica meridionale per non dire gelese. Se poi aggiungiamo l hospedale lo stadio i palazzetti il piazzale antistante il cinema l ex dogana e quant altro ci rassicuriamo consapevoli di vivere in un paese dimenticato da chi dovrebbe ma non fa