Gela. Verranno riascoltate in aula le due intercettazioni che incastrerebbero il ventottenne Ettore Nobile, condannato in primo grado a nove anni di reclusione con l’accusa di aver fatto parte della nuova stidda. Nobile ha respinto le accuse. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto la richiesta del difensore di fiducia, l’avvocato Flavio Sinatra. Inoltre, sono stati prodotti nuovi documenti. Nobile finì al centro dell’inchiesta “Agorà”, tutta incentrata sul ruolo del presunto boss Emanuele Palazzo. La condanna, in primo grado, scattò anche per Carmelo Curvà. I giudici gli comminarono la pena di nove anni e quattro mesi. Il legale di fiducia, l’avvocato Nicoletta Cauchi, ha a sua volta proposto appello. Intanto, proprio Nobile ha nuovamente negato in aula di aver avuto un ruolo nell’organizzazione.