La nascita e la funzione di uno stadio identitario nisseno (ed una curiosità sorprendente)

Lo stadio Marco Tomaselli di Caltanissetta, teatro di sfide storiche e simbolo cittadino, racconta decenni di sport e identità nissena.

A cura di Redazione
13 settembre 2025 19:00
La nascita e la funzione di uno stadio identitario nisseno (ed una curiosità sorprendente) - Foto: SonoGrazy/Wikipedia
Foto: SonoGrazy/Wikipedia
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Nel cuore di Caltanissetta, lo Stadio Marco Tomaselli rappresenta non soltanto un impianto sportivo, ma un vero simbolo di appartenenza. Costruito come risposta alla crescente passione cittadina per il calcio, ha attraversato decenni di cambiamenti, diventando punto di riferimento non solo per le squadre locali ma anche per intere generazioni di tifosi. Oggi il Tomaselli è uno spazio che evoca emozioni forti: dalle partite della Nissa Calcio agli eventi che hanno segnato il costume sportivo della provincia, ogni pietra dello stadio racconta frammenti di storia collettiva.

La nascita e la funzione di uno stadio identitario

Lo stadio venne inaugurato nel 1985, pensato per ospitare le partite della Nissa, che proprio in quegli anni viveva una delle stagioni più intense della sua storia sportiva. Con una capienza di circa 10.000 spettatori, il Marco Tomaselli è il principale impianto calcistico della provincia di Caltanissetta. La struttura ha ospitato incontri memorabili, tra cui sfide di Serie C1 e Coppa Italia Serie C, che hanno richiamato migliaia di tifosi. L’architettura, semplice ma funzionale, riflette l’idea di uno stadio “popolare”: spalti vicini al campo, atmosfera diretta e un legame fortissimo tra pubblico e giocatori. Il Tomaselli non è solo uno spazio di gioco, ma il palcoscenico dove si sono formati talenti locali e dove la comunità nissena ha consolidato la propria identità sportiva.

Il presente e la memoria sportiva di Caltanissetta

Oggi lo stadio continua ad essere teatro delle sfide della Nissa, rinnovando la passione per il calcio che in città resta vivissima. Ma non è tutto: il Marco Tomaselli è anche un luogo che custodisce la memoria di tante generazioni. I ricordi delle domeniche affollate, delle coreografie sugli spalti, delle rivalità sportive e dei successi inattesi rendono questo impianto qualcosa di più di un campo da calcio: è un punto di riferimento culturale e sociale. Nel tempo sono stati avviati anche interventi di manutenzione e adeguamento, segno della volontà di mantenerlo vivo, funzionale e centrale nella vita pubblica. Lo stadio rimane quindi uno dei luoghi identitari di Caltanissetta, capace di raccontare non solo il calcio ma anche l’attaccamento dei nisseni alla propria città.

Curiosità

Lo sapevi? Lo stadio porta il nome di Marco Tomaselli, giovane calciatore nisseno scomparso prematuramente in un incidente stradale negli anni Ottanta: un’intitolazione che aggiunge al valore sportivo un significato profondamente umano, trasformando l’impianto in un monumento vivo alla memoria e alla passione.

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