Gela. Nel caso della morte dell’imprenditore settantatreenne Santo Occhipinti, vittima di un terribile schianto stradale nel gennaio di due anni fa, entrerà anche una compagnia assicurativa.
Una compagnia assicurativa in giudizio. Il giudice Chiara Raffiotta ha detto sì alla richiesta del legale di parte civile, l’avvocato Giuseppe Cammalleri, relativa alla citazione in giudizio, in qualità di responsabile civile, proprio della compagnia assicurativa titolare della polizza che copriva l’auto dell’unico imputato. A rispondere di omicidio colposo, infatti, è il quarantacinquenne Rocco Mondello. Era alla guida della Ford Focus che impattò contro la Mercedes classe E condotta dall’imprenditore, titolare in città di diverse attività legate alla ristorazione e non solo. Intanto, il procedimento verrà assegnato ad un nuovo giudice. Il primo teste, ovvero il conducente di una terza auto in transito sulla 115 Gela-Vittoria al momento dell’impatto, verrà sentito alla prossima udienza fissata per il 9 febbraio. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Emanuele Maganuco e Joseph Donegani, fin dalla fase dell’udienza preliminare ha contestato le accuse, chiedendo anche una perizia tecnica per accertare la dinamica dello schianto mortale. L’imprenditore morì sul colpo. Al centro delle valutazioni difensive, c’è soprattutto il ruolo della terza auto in transito.