Gela. “Mi vogliono in carcere, soffrono di manie di persecuzione e, per questa ragione, mi accusano”. Si è difeso così, davanti al gip Alberto Leone, il disoccupato cinquantenne Paolo Costarelli, arrestato la scorsa settimana
con l’accusa di stalking ai danni dell’ex moglie e del nuovo compagno.
A conclusione dell’interrogatorio di garanzia è stata confermata la misura degli arresti domiciliari.
Il legale dell’uomo, l’avvocato Vittorio Giardino, dovrebbe, nei prossimi giorni, depositare una nuova richiesta per ottenere una misura alternativa a quella dei domiciliari.