La maggioranza scricchiola e le Regionali diventano per tutti ‘’Una Buona Idea’’
A un anno dall’insediamento, la maggioranza inizia a cigolare. E tra malumori e scontri, il clima da luna di miele sembra ormai un ricordo.


Gela. Un anno fa si presentavano compatti, determinati, pronti a scrivere una nuova pagina per Gela. Oggi, quella pagina è piena di note a margine, cancellature e qualche frecciatina di troppo. Il “modello Gela”, nato per unire progressisti, civici e pentastellati, comincia a mostrare le prime, evidenti crepe.
Il sindaco Terenziano Di Stefano, in questo momento è focalizzato su un solo obiettivo: ottenere il bilancio stabilmente riequilibrato, condizione necessaria per rilanciare la macchina amministrativa. Ma mentre lui cerca coesione, nella sua maggioranza regna il nervosismo.
Proprio per questo, qualche giorno fa il primo cittadino ha richiamato tutti all’ordine: “Per i mal di pancia c’è la farmacia – ha detto – adesso pensiamo a lavorare”. Ma in maggioranza, al momento, più che di un semplice gastroprotettore sembra esserci bisogno di un intero reparto gastroenterologico.
I malumori più evidenti, paradossalmente, arrivano proprio dai civici di “Una Buona Idea”, il gruppo del sindaco. La compagine si è spaccata in due: da una parte Davide Sincero, il capogruppo Giovanni Giudice e Floriana Cascio. Dall’altra, Rosario Faraci e Massimiliano Giorrannello. La minoranza dei “Buonidealisti” non gradirebbe la gestione del gruppo consiliare da parte del capogruppo Giudice e pare che siano pronti a chiederne la sostituzione.
Nel frattempo, Sincero – volto storico dei civici – secondo parecchi rumors avrebbe un obiettivo fisso: una candidatura alle prossime Regionali, magari sotto le insegne del Partito Democratico, e anche questo pare che abbia accentuato le spaccature nel gruppo.
E a proposito di Pd, nemmeno lì il clima sembra sereno, ma questa non è certo una novità. Il gruppo consiliare, il più numeroso, da mesi chiede più spazio in giunta. Dopo aver visto sfumare la Ghelas, ora vorrebbe almeno un altro assessore. O magari due. Ma il sindaco, finora, non sembra disposto ad accontentarli.
Anche perché, guarda caso, pure in casa Dem si parla di future candidature alle Regionali: in corsa ci sarebbero Peppe Fava, vicesindaco, e Peppe Di Cristina, assessore. Entrambi, a quanto pare, con un occhio a Palermo e uno su Gela. E se a loro aggiungiamo il Dem in pectore Sincero, la guerra intestina in vista del 2027, potrebbe diventare più intensa.
Il terzo vertice della Triade, il Movimento 5 Stelle, non sembra messo meglio. Da settimane è evidente la distanza tra la consigliera Lucia Lupo e il resto del gruppo. Troppo poco spazio, troppe difficoltà nel confronto, soprattutto con i vertici pentastellati. Voci di corridoio la danno in avvicinamento a Gran Sicilia, grazie all’intermediazione di Valeria Caci, dove potrebbe trovarsi meglio, e magari trovare quello spazio che al momento sembra non avere tra gli ex grillini.
Un ingresso che potrebbe non essere isolato: anche il vicepresidente del consiglio, Antonino Biundo, sembra essere sulla rampa di uscita da Forza Italia e pronto a fare lo stesso salto. A quel punto, la Triade di maggioranza potrebbe diventare un Quartetto, ma con equilibri tutti da rivedere.
Una maggioranza in movimento, insomma, ma non necessariamente nella stessa direzione. E mentre le ambizioni personali sembrano crescere più dei progetti per la città, il rischio è che la corsa alle Regionali 2027 faccia deragliare l’intero convoglio amministrativo. Il “modello Gela” voleva essere un esempio… ma al momento, è solo un caso di studio.