Gela. Verranno giudicati con il rito abbreviato. E’ arrivato il sì alla richiesta già formulata dai difensori di Alessandro Barberi, Alberto Musto e Fabrizio Rizzo. I tre si trovano davanti al gup del tribunale di Caltanissetta Alessandra Giunta.
L’asse mafioso Gela-Niscemi. Sono accusati di aver cercato di riorganizzare il mandamento mafioso sull’asse Gela-Niscemi, con tanto di danneggiamenti e richieste estorsive nei confronti di alcuni esercenti e imprenditori. Il giudice dell’udienza preliminare, così, ha risposto alla richiesta arrivata dagli avvocati Francesco Spataro, Flavio Sinatra e Antonio Impellizzeri. Stando alle accuse, tutte finite al centro del blitz “Fenice”, Barberi e Musto sarebbero stati i vertici della presunta organizzazione mafiosa insieme al boss niscemese Giancarlo Giugno.
Febbraio sarà decisivo. Dopo il sì all’abbreviato che consentirà ai tre di usufruire di un eventuale sconto di pena nel caso di condanna, spetterà alla pubblica accusa concludere con le relative richieste già all’udienza del prossimo 16 febbraio. In quell’occasione, discuteranno anche i legali di parte civile e uno dei difensori, l’avvocato Flavio Sinatra che rappresenta il pastore Fabrizio Rizzo. Gli altri due legali di difesa, gli avvocati Francesco Spataro Antonio Impellizzeri, concluderanno per i loro assistiti nel corso dell’udienza fissata per il 23 febbraio, data che potrebbe essere utilizzata dal gup per emettere la propria decisione sul caso. Per gli stessi fatti, invece, altri tre arrestati nel blitz “Fenice” si trovano davanti al collegio del tribunale di Gela: Luciano Albanielli, Salvatore Blanco e Alessandro Ficicchia hanno scelto di farsi giudicare in dibattimento.