“La lista del Pd e una a supporto”, nel centrosinistra si accelera: Lo Nigro, “confronto tra responsabili”

 
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Lo Nigro sta partecipando al confronto in atto e che coinvolge anche il Pd

Gela. “Il dialogo è in corso. C’è la volontà di costruire non solo nel centrosinistra. Diciamo che il confronto è tra responsabili”. L’ex consigliere comunale socialista Piero Lo Nigro è tra quelli impegnati a dare forma ad una coalizione che partendo dal Pd possa ricomprendere molti pezzi dell’area di centrosinistra, implosa negli ultimi anni senza trovare vere “riscosse”. “Stiamo ragionando su due liste – continua – una, quella ufficiale del Partito Democratico, e l’altra aperta proprio a chi sta partecipando a queste interlocuzioni. Ripeto, non ci limitiamo ad un’ottica strettamente di centrosinistra”. Il tavolo, più o meno ufficiale, è partito nelle scorse settimane e anche il segretario cittadino Peppe Di Cristina sembra guardare con interesse alle prossime evoluzioni, tanto da dirsi disponibile alla formazione di una seconda lista a supporto di quella del Pd, sempre che alla fine non si aprano soluzioni differenti.

“In questa fase – conclude Lo Nigro – ci siamo dati la dimensione dei temi ma anche quella dell’individuazione di possibili candidati, disponibili a mettersi a disposizione per il consiglio comunale”. Tanto dipenderà dai numeri in gioco e anche i dem sanno che le prossime amministrative potrebbero essere quasi cruciali, dopo la sconfitta di tre anni fa e le successive batoste elettorali che sono seguite. Se non dovesse andare in porto l’esperimento delle alleanze ampie, compresa quella piuttosto anomala con frange di Forza Italia (le quotazioni al momento sono in ribasso), allora la segreteria locale del Pd potrebbe mettersi a capo di una coalizione, connotata principalmente dalle bandiere del centrosinistra, magari con appoggi che sembrano poter arrivare dal sindacato.

2 Commenti

  1. Secondo il mio modesto punto di vista, metterei i sindacalisti da parte, per il fatto che non svolgono in maniera adeguata il loro dovere. Figuriamoci, di un eventuale passaggio dal sindacalese al politichese. Ne uscirebbe fuori qualcosa che poterebbe assomigliare alla lingua del vecchio greco, neppure del latino.

  2. Ma chi sono i sindacalisti, quelli che sono stati accoscendenti all’Eni per 30 anni e hanno distrutto una città dal punto di vista ambientale e sociale, provocando la chiusura.
    Ma chi sono i politici del PD, quelli che hanno governato per 30 anni e hanno firmato il patto del MISE nonché provocando quanto detto sopra a livello ambientale e sociale.
    Mi sa che il connubio nn porta neanche al 15%.. ovviamente ringraziate: SPEZIALE, CROCETTA E FASULO…

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