Gela. Una delle poche certezze, almeno così trapela da fonti interne al partito, è che il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina si sarebbe già tirato fuori da qualsiasi ipotesi di approdo in giunta. Non farà parte dell’eventuale drappello dem da inserire nella squadra assessoriale del candidato “civico” Lucio Greco. Il segretario continua a mettere le pedine democratiche sullo scacchiere che si prepara alle urne di fine aprile, ma sarà difficile vederlo in municipio con qualche delega da assessore. La lista è completa e i ventiquattro inseriti sotto il logo “civico” “Uniti siamo gelesi” verranno ufficializzati entro le prossime ore. Anche il consigliere comunale uscente Guido Siragusa sarà ai nastri di partenza. Era uno degli ex ancora indeciso sul da farsi, anche a causa di scelte del partito che non gli sono piaciute granché. Le caselle sono state riempite e si trova un po’ di tutto. Dagli uscenti fedeli alla linea Di Cristina all’ex assessore della giunta Messinese Licia Abela, dall’ex presidente dell’assise civica Giuseppe Fava a volti nuovi come il medico Anna Rita Ruvio che farà coppia con un altro neofita, l’avvocato Sebastiano Pizzardi. Di Cristina e altri “generali” del partito locale potrebbero fare la sorpresa, decidendo di correre per l’assise civica. Tra qualche ora, tutto dovrebbe essere più chiaro.
Il Pd ha rinunciato al simbolo ufficiale, pur di non cadere nell’abisso dell’isolamento elettorale che, dati alla mano, l’avrebbe destinato ad una sconfitta quasi preannunciata. La coalizione completata dalla Forza Italia di Michele Mancuso ha fatto “scandalo” e i dem dovranno portare a casa il risultato per giustificarla. Farsi sfuggire il municipio per la seconda volta consecutiva rafforzerebbe lo scetticismo intorno alla gestione del partito, senza dimenticare che bisognerà stare attenti ai rapporti con il “civico” Greco e con il resto della coalizione “arcobaleno”. Pare che gli incontri con il candidato sindaco non siano stati così frequenti. Qualche faccia a faccia tra il “civico” e Di Cristina e poi ognuno a rincorrere candidati e chiudere accordi. I primi nomi dell’eventuale giunta dovranno comunque uscire tra pochi giorni. Sarà già un primo test di tenuta.
Non mettete il simbolo? E noi non metteremo il voto