Niscemi. La chiusura del’Ospedale “Basarocco” di Niscemi rappresenta l’ennesima rappresentazione di un processo di Spending Review Sanitaria che colpisce solo i Cittadini.
Lo ha detto Maurizio Cirignotta del movimento oncologico. “Il dictat politico legato al risparmio di denaro pubblico, la cui emorragia è stata proprio voluta dagli stessi politici, non può creare però una chiara lesione del diritto alla salute da sempre collegato ai livelli essenziali di assistenza, sanciti dalla costituzione italiana – dice Cirignotta – Come movimento siamo solidali alla giusta rivendicazione della popolazione di Niscemi. Ma Secondo il nostro modo di vedere basato sui fatti, occorre anche essere propositivi e valutare le problematiche che hanno portato alla chiusura del nosocomio, infatti, ci chiediamo perché molti cittadini nel tempo hanno provocato una vera emorragia sanitaria di utenti verso il nosocomio “Gravina” di Caltagirone? Un atto che ha ridotto il numero di ricoveri ed ha anche fatto chiudere il centro nascite? Fatti che certamente hanno determinato il fallimento dell’azienda “Basarocco” di Niscemi”.
La proposta è quella di spronare il Sindaco di Niscemi in una azione eclatante: “chiedere immediatamente che i locali vengano assegnati al comune e poi decidere assieme ai cittadini a chi assegnare l’infrastruttura o ad una fondazione e perché nò anche ai privati convenzionati per creare un I.R.C.C.S , un modo per potere dare alla popolazione assistenza sanitaria di qualità e dedicata anche al problema dell’elettromagnetismo e dei tumori correlati”. La vicina Gela è l’esempio di questa scelta riguardo la Clinica S. Barbara che negli anni ha saputo diventare leader nel settore Ortopedico e Riabilitativo. L’indirizzo che noi vogliamo dare al problema Niscemi è dato proprio dagli atteggiamenti della Politica attuale che nel tempo determinerà sicuramente il fallimento annunciato della sanità pubblica.
