L’indagine sul presunto centro di chiropratica abusivo, il sindaco revoca l’ordinanza di chiusura

 
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Gela. Dopo oltre un anno, e nonostante il giudice delle indagini preliminari avesse già da tempo disposto il dissequestro del centro di chiropratica, arriva la revoca dell’ordinanza di chiusura anche dal municipio.

L’indagine avviata. Al centro dell’intera vicenda, c’è lo studio gestito da Lorenzo e Salvatore Sauna. L’attività venne posta sotto sequestro dopo un’indagine avviata dai magistrati della procura e dai carabinieri del reparto territoriale. Ai due titolari, zio e nipote, è stato contestato l’esercizio abusivo della professione medica oltre all’assenza di titoli idonei per portare avanti il centro. Accuse respinte dai due operatori che, adesso, si trovano sotto processo. Intanto, però, attraverso quanto dimostrato dai legali di fiducia, gli avvocati Francesco e Giovanni Bellino, è arrivato non solo il dissequestro deciso dai magistrati ma anche la revoca dell’ordinanza comunale di chiusura. Nel provvedimento, i tecnici municipali chiedono, per dare il via libera definitivo, solo un’integrazione dei documenti da depositare all’ufficio Suap. I titolari hanno sempre contestato le accuse mossegli, sostenendo come la normativa in materia vigente in Italia preveda solo un’autorizzazione di natura fiscale per avviare studi chiropratici, rientrando la disciplina nella sfera delle medicine integrate. In sostanza, come ribadito dai legali, l’attività svolta dai Sauna non sarebbe andata incontro ad alcuna irregolarità. Nell’ordinanza emessa negli scorsi giorni, lo stesso sindaco Domenico Messinese scrive che “le attività di che trattasi possono essere ricondotte ad attività di servizio alla persona a carattere non sanitario, alla stregua dell’attività di acconciatori, estetisti ed affini”.

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