Gela. L’incontro “chiarificatore” con il vice presidente della Camera Luigi Di Maio? “Non commento…”. “Preferisco non commentare ed evitare ulteriori polemiche”. Risponde così il sindaco Domenico Messinese all’indomani del passaggio nisseno del leader grillino, impegnato nella visita ad alcune aziende del Vallone. Il faccia a faccia sarebbe dovuto servire a porre le basi per superare i contrasti tra i grillini gelesi. Polemiche e tensioni, quindi, sembrano tutt’altro che relegate al passato in casa cinquestelle.
I consiglieri a cinquestelle chiedono chiarezza sull’accordo di programma. Nelle prossime ore, potrebbe addirittura aprirsi una nuova breccia. Questa volta, sul tavolo c’è l’accordo di programma su Eni e sugli investimenti previsti in città. Il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle ha praticamente concluso la definizione delle osservazioni al testo dell’accordo, redatto in prevalenza dal vice sindaco Simone Siciliano. Le posizioni dei consiglieri, però, sembrano in assoluta controtendenza con il programma stilato da Siciliano per il futuro economico della città. Nell’accordo di programma presentato anche al Ministero dello sviluppo economico si fa riferimento ad assi di sviluppo che vanno dalla logistica portuale al gas naturale, senza veti alle attività della green refinery Eni e al programma di esplorazioni e trivellazioni in mare previsto dal gruppo.
Le osservazioni bocciano la linea Siciliano. Dalle prime indiscrezioni, i consiglieri comunali del movimento bocciano buona parte della linea impostata dalla giunta Messinese. Dicono no, anzitutto, al permanere delle fonti fossili. Dubbi vengono mossi anche sul fronte del polo per la produzione e lo stoccaggio di gas naturale liquefatto e gas naturale compresso. Insomma, almeno per la maggioranza dei consiglieri, il contenuto dell’accordo va rivisto. Espoenti a cinquestelle come Virginia Farruggia e Simone Morgana, inoltre, non nascondono la loro delusione davanti al mancato coinvolgimento nella redazione delle linee fondamentali dell’accordo di programma. “Lo abbiamo ricevuto – si sarebbero lamentati – allo stesso modo dei consiglieri di tutti gli altri gruppi consiliari”. Una prima riunione tra giunta e consiglieri dovrebbe servire a fare chiarezza.