Gela. Rubata da uno dei cantieri di un’azienda edile locale e data alle fiamme tra le campagne della Piana di Gela.
L’ordine dei clan. Dietro all’azione, ci sarebbe stato un presunto ordine dei clan locali. L’autobetoniera venne successivamente ritrovata, distrutta dall’incendio. A rispondere di quei fatti è un giovane, all’epoca ancora minorenne. In base alle accuse contestategli dai magistrati della procura minorile di Caltanissetta, avrebbe agito su ordine di un esponente dei clan locali che ha già patteggiato la pena. A fare il nome dell’imputato sono stati alcuni collaboratori di giustizia, con in testa Emanuele Cascino. Davanti ai giudici del tribunale dei minori nisseno, sono stati sentiti alcuni degli investigatori che si occuparono delle indagini. Hanno ricostruito l’intera vicenda, a partire proprio dal rogo che distrusse il mezzo da lavoro. L’imputato è difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone.